Tour virtuali e realtà aumentata per comprendere al meglio la ceramica di Montelupo

18 Gennaio 2024

Il Comune di Montelupo candida un progetto da oltre 60.000 euro al bando “Valorizzazione musei, biblioteche e archivi” della Fondazione CR Firenze, edizione 2024

Il Museo della ceramica di Montelupo attraverso i manufatti esposti racconta una storia, anzi molteplici storie.

La storia della fabbrica di Firenze, nel periodo d’oro del Rinascimento, con committenze dai casati più importanti.

La storia delle esportazioni in tutto il mondo.

La storia della produzione a servizio di farmacie, ospedali e spezierie.

La storia della ceramica d’uso, sulle tavole dei nobili, come della gente semplice.

La storia di una storia ritrovata, con la scoperta del Pozzo dei Lavatoi, 50 anni fa che ha consentito di ricostruire l’evoluzione della maiolica montelupina e la sua centralità nei secoli.

Un intreccio di vicende che è affascinante se raccontato in una visita guidata, meno intuibile in un tour autonomo.

Ecco dunque che la Fondazione Museo Montelupo ha scelto di rendere ancora più interattiva e immersiva l’esperienza di visita attraverso un progetto multimediale che prevede video, realtà aumentata e installazioni.

Il progetto il cui valore supera i 60.000 euro è stato presentato nell’ambito del bando “Valorizzazione musei, biblioteche e archivi” della Fondazione CR Firenze, edizione 2024

L’obiettivo è quello di raccontare anche attraverso supporti virtuali la storia della ceramica di Montelupo e i suo legami con la contemporaneità, in modo da aumentare le informazioni a cui i visitatori possono accedere.

Saranno realizzati prodotti dinamici che potranno essere implementati nel tempo, pensati per rappresentare la storia e l’attualità delle azioni di ricerca, documentazione, valorizzazione degli aspetti culturali e creativi del territorio.

Grazie a questo progetto, con l’ausilio della realtà aumentata saranno integrati spazi fisici e multimediali proprio grazie ad app che andranno a implementare il sito del Museo e saranno messe a disposizione dei visitatori. In questo modo sarà possibile visitare virtualmente alcuni luoghi fuori da Montelupo che ospitano opere qui prodotte, la stanza della Stufa di Palazzo Pitti, solo per citare un esempio.

Saranno offerte chiavi di lettura che mettono in relazione la produzione storica con quella contemporanea e restituiscono l’idea di Montelupo come “cantiere culturale”, grazie ad una mappa interattiva che mette in rete tutti i luoghi di interesse storico e culturale: il Museo, il palazzo podestarile, il Museo Archeologico, le opere site specific, ma anche centri espositivi privati come l’Archivio Museo Bitossi o l’atelier Bagnoli.

Una parte importante del progetto si focalizza sull’accessibilità a 360°, che integri, con il percorso Comunicazione Aumentativa Alternativa. (CAA) per proseguire e implementare la politica di inclusione che è elemento prioritario per lo sviluppo della missione museale.

«Stiamo da qualche anno assistendo ad un ampliamento nel ruolo e nelle funzioni dei musei: non più solo luogo di studio e conservazione, ma anche spazio di coesione sociale e promozione culturale. Non solo ‘contenitore’ di opere, ma luogo dove la conoscenza è costruita, comunicata e condivisa, in un complesso sistema di rapporti tra soggetti. Va in questa direzione anche l’impiego della CAA.

Il Museo della ceramica di Montelupo non è solo un contenitore di opere, ma di affascinanti storie legate a quegli oggetti e alla nostra comunità. Storie piccole, storie che hanno fatto la differenza; e una storia nella storia, quella di una manifattura che è attiva da quasi 1000 anni. In questo senso l’utilizzo delle nuove tecnologie può rendere ancora più emozionante e interattivo il percorso di visita, e contribuire a restituire quelle connessioni altrimenti difficilmente rappresentabili. Crediamo fermamente nel valore culturale di questa idea ed è per questo che abbiamo scelto di candidare il progetto al bando promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze», afferma l’assessore alla cultura Aglaia Viviani.