Domanda di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche e assimilate fuori fognatura

14 July 2021
















    Eventuale pratica edilizia connessa

    Eventuale precedente richiesta di autorizzazione allo scarico


    con sede legale a
    (Prov. ) in Via/Piazza n.

    degli immobili sotto specificati.

    ai sensi del D.Lgs.152/ 2006 e seguenti modifiche, della L.R. n 20 del 31.5.2006 e del DPGRT 28/r del 23/5/2003, il rilascio dell’autorizzazione allo scarico dei reflui domestici o assimilati,


    Via , n.

    foglio
    particella

    Numero: del
    rilasciata da

    ai sensi dell’art.47 del D.P.R.28 dicembre 2000 n°445, consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, e del fatto che è prevista la decadenza dai benefici eventualmente conseguiti al provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni non veritiere, autorizza la raccolta dei dati per l’emanazione del provvedimento amministrativo ai sensi dell’art.10 della L. 675/96,

    • che lo scarico esiste da data anteriore al 28 maggio 2003 • che le fonti di approvvigionamento idrico sono le seguenti: n° pozzi artesiani n° allacciamenti al pubblico acquedotto;

    (1) art. 53 D.P.G.R. Toscana 8.9.2008 n°46/R - “sono considerati corpi idrici superficiali tutti gli elementi del reticolo idrografico rappresentati sulla carta tecnica regionale alla scala di maggior dettaglio disponibile in loco che appaiono collegati ad un reticolo di flusso idrico il quale adduce ad un corpo idrico chiaramente identificato. La carta tecnica cui fare riferimento è quella consultabile presso gli enti locali e/o sul sito internet della Regione Toscana















    NOTE (a) L’utilizzo di stagni o linguaggi è da ritenersi possibile solo a seguito del parere positivo dell’ASL in merito alle questioni di disturbo del vicinato, di salute ed igiene pubblica e purchè rispettino le disposizioni urbanistiche del comune; (b) La subirrigazione (realizzata e effettuata nel rispetto delle buona norma tecnica negli strati superficiali del suolo) costituisce parte del trattamento di affinamento del refluo per mezzo dell’ ossidazione e digestione garantita dal suolo stesso, e non si configura quindi come organo di scarico sul suolo. (c) Ai sensi dell’ art. 19, comma 10, sono utili alla formazione del sistema tutte le sezioni presenti dal piede d’ utenza incluso e lo scarico nel corpo idrico


    • il sistema di trattamento dei reflui previsto:

    Foglio particella e dalle seguenti Coordinate punto di scarico:
    ( ; ) Sistema di riferimento Gauss-Boaga

    Allegati obbligatori ELABORATI GRAFICI realizzati e firmati da tecnico abilitato – 2 copie – contenuto minimo: • planimetria della zona (evidenziando in rosso l’edificio interessato); • planimetria di massima dell’edificio, con rappresentazione delle differenti canalizzazioni di smaltimento dei reflui domestici e pluviali, pozzetti di ispezione e di prelievo campioni, rappresentazione grafica del percorso dei reflui prima dell’immissione nel corpo recettore ed esatta indicazione del punto di scarico (punto dove i reflui si immettono nel corpo recettore); RELAZIONE TECNICA redatta e firmata da tecnico abilitato – 2 copie – contenuto minimo: a) ubicazione viaria e catastale delle unità immobiliari servite dallo scarico; b) identificazione anagrafica di tutti coloro che hanno, al momento della domanda, diritti d’uso per proprietà, affitto o altro, sulle unità immobiliari servite dallo scarico e che pertanto avranno la titolarità dell’autorizzazione; c) descrizione dell’impianto di smaltimento fornendo inoltre i dati progettuali di dimensionamento e la descrizione degli interventi di manutenzione periodica da effettuare; d) descrizione del corpo recettore, del percorso che i reflui effettuano prima dell’immissione; e) indicazione, nel caso i reflui percorrano anche tratti in fosse campestri, dello stato di efficienza delle fosse, della pendenza e del recapito finale, oltre agli interventi di manutenzione periodica da realizzare; f) indicazione della presenza o meno di pozzi per la captazione delle acque nel raggio di 25 metri dal punto in cui i reflui vengono a contatto con il suolo o con gli strati superficiali del sottosuolo.g) scheda tecnica dell’impianto di trattamento; h) RELAZIONE GEOLOGICA redatta e firmata da tecnico abilitato – necessaria in ogni caso in cui sia utilizzato un sistema di trattamento che preveda l’immissione dei reflui negli strati superficiali del sottosuolo; i) Dichiarazione (ove necessaria) da parte dei proprietari confinanti, della disponibilità all'attraversamento od al contenimento delle opere;