In sinergia fra turismo, musei e – soprattutto – inclusione, questa simpatica creatura fantastica – grazie alla storia che la mamma di Pietro (Lucia Mostardini) ha scritto avvalendosi dei simboli CAA con l’ausilio della dottoressa Francesca Giani – scopre le bellezze artistiche e storiche di Montelupo, dal Museo della ceramica all’Archivio Bitossi, passando per 72 nomi-Italian Garden di Marco Bagnoli e la Villa Ambrogiana.
Non manca l’incontro con maestri indiscussi come Lelio Rossi e Piergiovanni Staderini, e i compianti Aldo Londi e Eugenio Taccini. Questo piccolo gioiello letterario per grandi e piccini vede la stampa grazie a Promocultura, al contributo della Fondazione CR Firenze, e ai partner istituzionali Unione dei Comuni E-V, Rete Inclusione, MuDEV, SdS, Azienda USL Toscana Centro, questo “inbook” (ossia libro tradotto in simboli allo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi) verrà presentato alla cittadinanza di Montelupo a settembre.
“Entrare nei mondi possibili che Pietro Masoni e la sua mamma, Lucia Mostardini, ci lasciano intravedere, dal CHEBICCHÈ in avanti, – spiega l’Assessora alla Cultura del Comune di Montelupo Aglaia Viviani – è sempre respirare l’aria del mondo inclusivo dove ritengo che tutte e tutti avrebbero il diritto di abitare.”
Immortalati nei panni della più tipica delle figurazioni ceramiche montelupine, l’Arlecchino, il Coccomiao e il suo amico Pietro si preparano a stringere nuove amicizie.
Nella foto Lucia Mostardini, l’Assessora alla Cultura del Comune di Montelupo Aglaia Viviani, Francesco Biron di Promocultura e la conservatrice del Museo di Montelupo Vittoria Nassi.