41 studenti dell’Università di Stanford accompagnati da 6 docenti in visita a Montelupo

19 Gennaio 2024

Una prima occasione di contatto finalizzata ad attirare l’interesse dei tanti stranieri che risiedono a Firenze per periodi medio lunghi

Questa mattina un gruppo di cinquanta persone, chiaramente provenienti da fuori si aggirava per le strade di Montelupo, suscitando la curiosità dei tanti residenti.

L’obiettivo è quello di far diventare questa immagine “consueta”, lavorando sulla costruzione di reti con Università e istituti formativi per studenti stranieri.

Il primo esperimento è stato fatto con la Stanford University, una delle migliori Università americane che ha sede in California e a Firenze per ospitare gli studenti che frequentano l’anno di studi all’estero previsto dai piani di studio.

Dopo svariati contatti tenuti direttamente dall’assessora alla cultura Aglaia Viviani, siamo arrivati alla definizione di questo appuntamento.

In sostanza si è trattato di una giornata di turismo esperienziale. All’interno del programma sono state previste visite al Museo della ceramica, al Museo Artistico Industriale Bitossi, alla città e anche un momento formativo in cui i docenti della scuola della ceramica di Montelupo hanno fatto sperimentare loro le tecniche di lavorazione ed hanno illustrato i passaggi fondamentali.

Dopo questa visita ne è prevista una successiva in primavera.

«Credo fermamente che possiamo ritagliarci un posto di eccellenza in una modalità di turismo slow, lontano da una modalità “mordi e fuggi” in cui il vivere un’esperienza diventa prioritario rispetto a visite veloci e superficiali di luoghi. La nostra storia, il fatto che siamo ben collegati alle principali città toscane ci offre una possibilità tutta da sfruttare, come dimostra la relazione con la Stanford University. Per questo ho fortemente voluto l’avvio di questo progetto pilota. Per un futuro non troppo lontano l’auspicio è che l’esperienza montelupina diventi una tappa fissa per gli studenti della Stanford University, ma che si possano attivare ulteriori nuove collaborazioni», afferma l’assessora alla cultura Aglaia Viviani.